L’ULTIMO AMORE
Che mi vorrebbe ad essere felice?
Una stanzetta, ma col fuoco acceso;
due tazzine, due piccole tazzine,
una per te, l’altra per me, Paolina;
e addolcire coi tuoi baci l’amaro
della bevanda. O mia piccina, ascolta;
non ti vedrò fra qualche giorno, io credo,
che di rado e di furto. E non vorresti
prima una volta, una sol volta, quello
che in un orecchio già ti dissi, e tu,
su me alzando una mano che nell’atto
fu di baci punita e ricoperta,
m’hai risposto «sfacciato»; e nel mio petto
nascondevi, ridendo, la testina.
Non vuoi, Paolina? Che di te un ricordo
serbi, sí dolce sí dolce, che il cuore
mi manchi pure nel ricordo, e sia
l’ultimo fiore che tra i vivi io colga?
Cose leggere e vaganti (1920)
da 'Il canzoniere' di Umberto Saba - Letteratura italiana Einaudi