Nuovamente Eros
di sotto alle palpebre languido
mi guarda coi suoi occhi di mare:
con oscure dolcezze
mi spinge nelle reti di Cipride
inestricabili.
Ora io trepido quando si avvicina,
come cavallo che uso alle vittorie,
a tarda giovinezza, contro voglia
fra carri veloci torna a gara.